Fotolibro del Viaggio di Nozze in NUOVA ZELANDA

giovedì 23 febbraio 2012

FOTOLIBRO

Ed ecco finalmente uscito il FOTOLIBRO del nostro meraviglioso viaggio di nozze in Nuova Zelanda. Potete liberamente sfogliarlo anche nelle nostre pagine Facebook e, se vi piace, potete pure ordinarne una copia.... Speriamo vi possa piacere ed apprezziate il risultato.

Ciao a tutti

Fabio e Giulia

domenica 13 novembre 2011

Landed.... MILANO Malpensa

Bene ore 6:10 siamo atterrati a Malpensa anche se da Singapore siamo partiti con un'ora di ritardo per controlli tecnici... bagagli arrivati ed ora.... un bel caffè italiano!!!
Il viaggio del ritorno non è stato particolarmente lungo e faticoso, anche se sinceramente abbiamo preferito quello dell'andata, vuoi per l'emozione del viaggio, vuoi per la minor durata dello scalo, ma siamo arrivati comunque stanchi eh eh!
Probabilmente questo sarà l'ultimo post di questo blog che speriamo vi abbia coinvolto quasi quanto questo viaggio ha coinvolto noi. Le foto di Christchurch abbiamo preferito non postarle per rispetto dei suoi cittadini in quanto il centro città è ancora chiuso da settembre a seguito delle due grandi scosse di terremoto (l'ultima a febbraio) e stanno lavorando come matti per rimettersi in sesto!

ciao a tutti e .... al prossimo viaggio!!!

Fabio & Giulia

sabato 12 novembre 2011

... in transito...

Bene siamo atterrati a Singapore come previsto con solo 10 minuti di ritardo per via del traffico aereo... abbiamo girato un po' sopra ai cieli di Singapore ma poi siamo riusciti ad atterrare anche noi!
Adesso ci attendono 6 ore di attesa per poterci imbarcare sul volo che ci portera' a Milano (partenza ore 23:30 di Singapore ed arrivo ore 05:45 ora locale a Milano Malpensa).

Vi salutiamo ancora e vi ringraziamo per averci permesso di realizzare questo viaggio e per averci seguito su questo blog, anche se con pochi commenti eheh

Baci a tutti

Fabio e Giulia

giovedì 10 novembre 2011

Giorno 16: Christchurch e la fine del viaggi

Quando ci svegliamo lungo la strada le macchine e i camion sfrecciano già da un bel pò e per fare colazione più tranquilli ci spostiamo qualche km più avanti, dove troviamo una piazzola più lontana dalla strada. Sarebbe stata più comoda anche per passare la notte... Ma ci accontentiamo di una buona colazione in riva al fiume, per poi ripartire in direzione Christchurch, la nostra ultima meta, dove poi prenderemo l'aereo per tornare in Italia. La strada è lunga e dobbiamo per forza fare una tappa intermedia; osservando la cartina decidiamo di fermarci in un paese, Rakaia, a circa 60 km da Christchurch. Lungo la strada ci fermiamo a Ashburton per mangiare, dato che è ora di pranzo, approfittando così per fare due passi in centro. Il tempo come era stato previsto dai tg è brutto, c'è vento e piove a singhiozzo. La cittadina non è male, le strade sono pulite, i negozi sono aperti e quando possiamo ci entriamo per scaldarci un pò. Finalmente troviamo un posto dove mangiare e troviamo pure un accesso a internet approfittandone.
Arrivati a Rekaia ci fermiamo a scaricare e ricaricare il camper, dopodichè ci dirigiamo verso le foci del fiume Rakaia dove si trova un campground vicino al mare dove poter passare la nostra ultima notte prima di arrivare a Christchurch. Il tempo peggiora, oltre alla pioggia si aggiunge un vento fortissimo. L'idea di andare a fare una passeggiata in spiaggia svanisce; rimaniamo dentro al nostro camper a scrivere, leggere e sistemare le numerose foto fatte in questi giorni. 

La mattina dopo arriviamo a Christchurch poco prima di pranzo e data la bella giornata di sole decidiamo di andare subito in centro a fare un giro. Ma con nostra grande tristezza il centro città è ancora chiuso a causa dei precedenti terremoti avvenuti mesi fa. La città é un cantiere, ma hanno ricreato con originalità un centro città alternativo dove i negozi e i bar sono stati costruiti con dei container colorati e altre strutture metalliche provvisorie. A prima vista non si nota, ma guardando poi più attentamente si vedono i container. 
Abbiamo visitato il guardino botanico e una galleria in cui era esposta una mostra fotografica molto carina. 
Alle 17.00 quasi tutti i negozi chiudono e così siamo andati al campeggio dove avremmo passato due notti. Un buon pasto e partite a carte concludono una calda giornata di sole e il mio raffreddore sta andando via finalmente!! 

E quando ci svegliamo il sole c'è ancora ma un forte vento porta nuvole annunciando pioggia. La mattinata "vola" facendo le valigie e pulendo il camper, per fortuna c'é ancora il sole e possiamo mettere ad asciugare accappatoi, strofinacci e asciugamani. Il pomeriggio decidiamo di starcene tranquilli in camper a non fare nulla, il vento porta nuvole e sicuramente di li a poco sarebbe piovuto. Dopo aver guardato ben due film ci accorgiamo che fuori piove... Strano!!!!
Sale la malinconia, dover ripartire e lasciare questo paese stupendo di cui ce ne siamo innamorati. Se devo fare un resoconto del viaggio devo dire che malgrado il brutto tempo è stata una bellissima avventura, luoghi incantevoli, persone sempre disponibili, con grande senso di ospitalità che mette di buon umore anche una giornata di pioggia. Un viaggio che rimarrà nei nostri cuori, e ogni volta che rivedremo le foto ricorderemo questo viaggio con grande gioia, e chissà...magari ci torneremo!! 
Il mio inglese è stato pessimo, per fortuna c'era Fabio, che anche lui a volte non capiva proprio nulla di quello che dicevano. Il loro inglese ha molti "slang", diversi da regione in regione. E ogni regione ha il suo paesaggio: nel Canterbury la pianura, con i suoi campi coltivati, nell'Otago settentrionale ci sono verdi colline, alberi che delimitano i terreni, e pecore, tante pecore. Lungo la West Coast grande scogliere a picco sul mare e i suoi due ghiacciai...insomma un paese da visitare, da innamorarsene. 
E ora che scrivo dall'aeroporto in attesa del volo, la pioggia cade, gli animi sono un pò tristi e malinconici...

Grazie a tutti voi che ci avete seguito e contribuito a questo meraviglioso viaggio, sperando in qualche modo di essere riusciti a trasmettervi le emozioni provate attraverso il nostro blog.

Fabio e Giulia

Giorno 15:Oamaru

La sveglia è suonata alle 5 (am), le intenzioni erano buone, ma purtroppo per l'ennesima volta la pioggia ha annullato i nostri programmi. Una volta constatato che non avrebbe smesso di piovere, siamo tornati sotto le coperte e abbiamo continuato a dormire fino le 9.30 circa. Una volta fatta colazione ci dirigiamo verso Oamaru, la nostra meta successiva; la cittadina neozelandese è anche chiamata la "città dei pinguini" dato che qui si trova una delle colonie più popolate di pinguini minori blu e pinguini dagli occhi gialli. Infatti la città ha una vera e propria fissazione per i pinguini: francobolli che riproducono pinguini, statue di pinguini, hamburger di pinguini, cocktail dedicati ai pinguini e cosi via.
Al centro visitatori apprendiamo che organizzano non solo visite guidate giornaliere, per raccontare la vita di questi piccoli animali, ma anche una visita serale durante la quale i pinguini escono dall'acqua per tornare ai loro nidi.
È ora si pranzo e decidiamo di cercare un locale caratteristico; eccolo qui, il "The star e Garter". La prima cosa che ci colpisce sono le foto attaccate al muro che ricordano le nozze degli abitanti della città, foto di sposi e spose in bianco e nero! C'è pure un vecchio pianoforte in legno, sgabello e, cosa curiosa, le maniglie delle porte sono a differenti altezze, una più in basso e una più in alto. Il cibo è proprio buono, la carne è la loro specialità. 
Dopo questo buon pasto camminiamo per le strade della città, passando per il vecchio quartiere storico. Sembra che il tempo tutto ad un tratto si sia fermato: ci sono delle botteghe artiginali, dentro le quali l'artigiano è al lavoro, ci sorride quando entriamo e continua a lavorare. La strada è deserta ma pulita, le insegne delle botteghe sono appese fuori e cigolano, mosse dal vento.
Torniamo nella via principale ed entriamo in biblioteca a cercare un pò di caldo. Dopo aver potuto navigare in internet per un pò decidiamo di tornare al camper e parcheggiare al parcheggio del centro visitatori della colonia dei pinguini. Io decido di non uscire più dato il mio potente raffreddore e lascio che Fabio vada a godersi lo spettacolo serale dei pinguini. Alle 20.15 si presenta puntuale al cancello privo della sua macchina fotografica come richiesto dalla direzione; entra, e nemmeno dopo 5 minuti arrivano due comitive di giapponesi tutti con le loro macchine fotografiche. Da li a poco un gruppetto di little blu penguins risale dal mare, e come tipicamente siamo abituati a Venezia, i giapponesi si sono riversati lungo il parapetto che limita l'area di accesso ed hanno sparato a raffica sui poveri pinguini che, impauriti sono ritornati in acqua, luogo per loro più sicuro. Dopo un pò è intervenuta la responsabile che ha riportato tutti seduti. Ma è bastato che i piccoli pinguini provassero a risalire la scogliera che nuovamente gli irrequieti giapponesi sono tornati all'attacco. Rassegnatosi Fabio si è comunque goduto lo spettacolo rappresentato dai molti pinguini che tornavano ai loro nidi con il pescato della giornata.
Anche senza aver scattato nessuna foto l'esperienza vissuta è stata davvero emozionante; tornato poi al camper ripartiamo per trovare un posto dove dormire, ed ecco che dopo qualche km fuori città ci fermiamo in una piazzola per passare la notte.












martedì 8 novembre 2011

Giorno 14: Moeraki

Ci svegliamo con calma, siamo a pochi km da Moeraki e ci concediamo una buona colazione con pane e marmellata. Oggi il sole risplende in cielo, le nuvole minacciose dei giorni passati se ne sono andate e con il buon umore partiamo. A ora di pranzo arriviamo in questo piccolo paese situato lungo la costa orientale a pochi km sopra Dunedin. Il paese e la zona non sembra una zona molto accattivante, ma ci è bastato raggiungere il vecchio faro in legno per renderci conto di essere nel posto giusto: verdi colline contrastano con le nere scogliere tra cui sorgono alcune piccole spiagge dalla sabbia color arancione. Ma che strane queste nere scogliere, sembrano muoversi... Ah no! Sono una colonia di otarie orsine che si stanno crogiolando al sole. Lungo il sentiero Fabio scorge tra l'erba un grande becco... Forse un albatros! E anche questa volta abbiamo sbagliato, era un pinguino occhi gialli che camminava pacifico anche lui lungo il sentiero. Piano piano, con la sua camminata goffa e traballante, scende la collina, tampetta lungo la spiaggia e si immerge nelle fredde acque del pacifico. Sono solo le 14.30, ed avendo già fatto i nostri duecento scatti, decidiamo di tornare al camper per il "brunch". Dopo pranzo siamo andati a svuotare i serbatoi e a rifornire il camper di acqua, per poi ritornare al faro verso le 18.00; infatti questo è l'orario in cui i pinguini ritornano a riva dopo una giornata di pesca in mare per portare il cibo agli altri componenti della colonia. La luce del sole che pian piano se ne va a dormire, illumina ancora la spiaggia con qualche caldo raggio di sole, accompagnando i pinguini che lentamente escono dall'acqua, zampettano sulla sabbia e risalgono la collina. Naturalmente noi siamo pronti a riprenderli con le nostre macchine fotografiche. Il promontorio su cui ci troviamo ci regala ancora qualche bel primo piano delle ultime otarie rimaste sugli scogli, dei cormorani che tornano al nido e riflessi della luce del sole sul vecchio faro di legno.  Tra uno scatto e l'altro non ci siamo accorti che si è fatto tardi, torniamo al camper e ci avviamo verso una piazzola in riva al mare (che avevamo già addocchiato) dove passeremo la notte.
Domani mattina sveglia alle 5.00 perchè ci siamo sognati di andare a fotografare i Moeraki Boulders all'alba, quando la luce li illumina sorgendo dal mare.

ecco l'aggiornamento delle foto....

































Giorno 13: Mildfors Sound

Sveglia presto, per l'ennesima volta, per essere prima delle 9 al terminal e prendere i biglietti per la crociera che ci porterà a visitare il più grande dei fiordi dell'Isola del Sud.
Ore 9.15 pronti sul pontile n7 per imbarcarci sulla nave. Il meteo non è dei migliori e le nuvole basse non ci permettono di avere buona visibilità però già da subito riusciamo ad ammirare lo spettacolo. Cascate da tutte le parti, un pinguino crestato che nuota e una colonia di foche sugli scogli e in acqua. Osservare animali se ne stanno sulle rocce tutto il tempo e ogni tanto si buttano in acqua per giocare o pescare cibo: sono buffe.
Durante la crociera ci avviciniamo molto ad una cascata, la più grande, tanto che per fare le foto si rischia di bagnarsi. Queste cascate ci danno l'idea di quanto sia maestosa e forte madre natura, che ci dona dei paesaggi stupendi. Ci sentiamo piccoli piccoli di fronte a queste bellezze naturali.
Una volta conclusa la crociera partiamo nuovamente in direzione Moeraki dove si trovano le Moeraki Boulders, massi famosi per la loro strana conformazione perfettamente sferica che giacciono su un magnifico tratto di spiaggia, disseminate in giro come biglie scagliate da un bambino gigantesco.
Per strada ci fermiamo a fare qualche foto paesaggistica e mangiare. Ormai è diventata abitudine pranzare nel primo pomeriggio con pane, uova e pancetta: una specie di "brunch". Durante la strada il paesaggio cambia: dalle montagne innevate alle colline verdeggianti con greggi di pecore e tori, alcune fattorie e campi arati. Passiamo in mezzo a qualche paese dove le case sono tutte basse, le strade ordinate e i prati ben tagliati. Il tempo sta migliorando, le previsioni dicono che domani sarà bello.
Non arriviamo a destinazione, ma ci fermiamo in una piazzola a ridosso di un campo in cui pascolano cervi domestici non molto distante da Moeraki. Ceniamo e poi ci concediamo una partita a carte e stranamente riesco anche a vincere!!